storia alternativa

I gladiatori

Non c'è bisogno di presentazione per quanto riguarda i gladiatori in sé. Basti dire che l'immagine dei gladiatori con solo uno o due arti coperti dall'armatura è stata la principale ispirazione per il racconto Gladiator Kibernetes: è bastato sostituire la corazza con un arto bionico, e il resto è venuto da sé.

Ma possiamo approfondire l'argomento per quanto riguarda le due particolari figure di gladiatori che vediamo in questo racconto: il mirmillone e il trace.


Gladiator

Il Mirmillone (myrmillo, in latino) era tra i gladiatori armati più pesantemente. Aveva un largo e pesante scudo rettangolare, chinandosi dietro il quale può nascondere completamente il corpo, un solo schiniere sulla gamba sinistra e una protezione dalla spalla alla mano sul braccio destro. La sua arma era il gladio, in dotazione anche ai legionari, una spada corta con lama a doppio taglio. Il grande elmo che nascondeva il volto era decorato con figure marine, in quanto a ogni classe gladiatoria era legata una particolare simbologia mitologica.


Myrmillo

I contendenti non erano scelti a caso ma assortiti in maniera ponderata; l'avversario tipico del lento e pesante mirmillone era per l'appunto l'agile e veloce trace.

Il trace (thrax) si ispirava ai guerrieri della Tracia, provincia romana che comprendeva parte della Grecia, della Bulgaria e della Turchia. Piccolo scudo rettangolare al braccio sinistro, corazza o fasce di cuoio sul sinistro, schinieri al ginocchio su entrambe le gambe e un elmo decorato con piume e l'immagine di un grifone. La sua arma era la sica supina, lama ricurva progettata per aggirare gli scudi.


thrax

Nell'arena non si svolgevano solo combattimenti tra le diverse categorie di gladiatori. Venivano inscenate ad esempio ricostruzioni di battaglie storiche, nelle quali i contendenti combattevano e morivano davvero, ma molti erano gli imperatori che cercavano di dare un tocco personale organizzando sfide particolari. E' quindi possibile che, come vediamo nel racconto, un gladiatore venga messo di fronte a un prigioniero di guerra.


La tecnologia a cui i romani hanno avuto accesso immediato nella nostra finzione è stata, appunto, la cibernetica. Sostituire i propri arti con protesi bioniche non è però cosa di tutti i giorni. Ai gladiatori questa scelta viene imposta, ai legionari viene data possibilità di scegliere. Ma la scelta è quasi obbligata se non si vuole rimanere sempre semplici pedites(fanti). I soldati infatti vengono sempre suddivisi in base alla sostituzione subita, che li rende idonei a particolari incarichi. Un esploratore potrà correre più veloce con gambe bioniche e vedere più lontano con occhi bionici, mentre un arciere potrà tendere un arco molto più rigido e potente e azzerare il tremolio delle braccia se queste sono fatte di metallo.
Solo alcuni tra i ricchi e i nobili si fanno sostituire parti del corpo per pura bellezza, chiedendo ad esempio placche d'oro che corrono intorno alle spalle.
Gli arti bionici sono di leghe leggere, tranne in alcuni casi specifici per lavori per cui sia richiesta una particolare resistenza, e plastica. i nervi sono collegati direttamente a cavi elettrici che portano gli impulsi ai motori.
I romani, però, hanno accesso anche ad altre tecnologie, rubate ai popoli che hanno conquistato, come Egiziani e Greci.

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